Indicate dal vescovo Don Gino - LINEE PASTORALI 2007-2008


Dopo l'impegno volto all'interiorità, a partire dal mese di settembre sarà la volta della relazionalità, la seconda fase del progetto pastorale diocesano ''Con Cristo sui sentieri della speranza". Entrare in relazione con gli altri è compito apparentemente semplice perché dovremmo esservi naturalmente portati in quanto esseri naturalmente relazionali o sociali. Ma essere sociali non è la stessa cosa che essere "socievoli", cioè aperti al prossimo ed alla comunità degli uomini, la quale ha bisogno di svilupparsi secondo le direttrici di una sana e non egoistica relazionalità. Il modo di intendere i rapporti sociali condiziona molti aspetti della vita sociale, direi tutti. Dalla politica al lavoro, dalla famiglia ai rapporti condominiali, dalla vita delle parrocchie alle associazioni, tutto si svolge nel modo segnato dal nostro modo di intendere la relazione con gli altri. Se le nostre relazioni hanno un fondamento egoistico non si farà molta strada, e quella strada per giunta sarà cosparsa di ostacoli e di lotte intestine. Se in vece esse hanno al centro il valore della persona umana e la promozione della sua dignità, si procederà verso traguardi di bene e di benessere comune. Ad una sana relazionalità, come riflette il nostro Vescovo Mons. Martella, è sufficiente la riscoperta della Speranza, della Parola. La Parola di Dio spiritualmente ci eleva, ma non al di sopra degli altri. Essa ci conduce a quel Dio che si è fatto relazione, che ha voluto incontrarsi con l'uomo d'ogni luogo e tempo per parlargli di liberazione dal peccato e di una vita che continua oltre la morte fisica. Per stabilire una importante, ineludibile e sconvolgente equazione spirituale: se si fa relazione qui con l'altro uomo, si fa per ciò stesso relazione con Dio.

S.B.