IL MIO MATRIMONIO VA MALE

1 anno, 10 anni, 30 anni di vita in comune…

Non esistono periodi particolari. Una coppia può, in qualsiasi momento della sua vita coniugale, trovarsi di fronte a gravi difficoltà. La vita in comune diventa pesante. A poco a poco cresce il malessere… Non ci si parla più, o assai poco. Spesso, sono i figli a rimanere l’unico argomento di conversazione, oppure la vita materiale, che prende un’importanza esagerata a scapito di un profondo scambio di reciproci doni. A volte, violenti litigi avvelenano la vita famigliare, per altri invece a vincere è il risentimento, la delusione, la perdita di stima per il coniuge. E allora basta un nuovo incontro amoroso perché tutto crolli e si arrivi a una separazione dalle conseguenze inevitabili: un enorme senso di fallimento, sofferenze dei figli, scioglimento della famiglia. Per far fronte alla degradazione del proprio matrimonio ci vuole molta lucidità, molto coraggio. Ricostruirlo su nuove basi ed essere di nuovo felici è sempre possibile per coloro che vi si impegnano.

CIÒ CHE UCCIDE LA COPPIA 
- La critica continua 
Siamo tutti propensi alla critica. Soprattutto in un mondo che dà tanta importanza alla performance e al successo. Chi non è conforme ai criteri vincenti spesso‘è guardato con disprezzo dai congiunti. E quando ci si mette il coniuge, è una rovina. Osservarsi a vicenda con uno sguardo malevolo è il modo più sicuro per creare una distanza che a poco a poco diventa insormontabile. Ne soffre anche la sessualità.

- L’intolleranza 
Non accettare la storia dell’altro non voler comprendere a fondo il suo modo di pensare, non amarlo per quel che ha di unico e di personale significa rischiare gravi malintesi. Amarsi non vuol dire tollerare che l’altro sia diverso, ma al contrario rallegrarsi delle sue differenze.

- La menzogna più grave
Esistono molti tipi di menzogna. Si può mentire su ciò che si fa, su ciò che si pensa, su ciò che si è. Certamente ognuno deve conservare un suo giardino segreto. Ma certe menzogne sono imperdonabili e uccidono la fiducia, in particolare quelle che portano all'infedeltà.

- La dipendenza alienante 
L’alcol, la droga, le immagini pornografiche sono terribili forme di dipendenza. Ma si può anche rimanere dipendenti dai propri genitori, dall'ambiente sociale, dalle abitudini… La dipendenza che si instaura allontana dall'altro, distrugge il rapporto. L’accumulo di ferite Spesso, sono le tante ferite che distruggono l’intimità della coppia: piccole frasi cattive, rancori repressi, provocazioni ripetute. Anche gli sposi che si amano si feriscono involontariamente. E più il dolore è profondo, più la fiducia e l’amore sono compromessi.

CIÒ CHE SALVA LA COPPIA 
- La tenerezza quotidiana 
Incoraggiarsi, ringraziarsi, complimentarsi con parole e gesti teneri e affettuosi dovrebbe essere incluso nel programma di tutte le coppie! La tenerezza è inseparabile dall'intimità sessuale, indica che si è amati.

- L’humor complice 
Ridere di tutto e in primo luogo di se stessi, permette di sciogliere molti conflitti. L’humor aumenta la complicità, apre agli altri. E’ un elemento essenziale dei rapporti amorosi e amicali.

- Una parola fiduciosa 
Si devono sempre affrontare i conflitti utilizzando le parole. Quelle che tranquillizzano, rimettono in sesto, riconoscono, se è il caso, il proprio errore. Parlare delle proprie ferite, di ciò che fa male, senza acrimonia, senza usare il “tu” che accusa si rivela sempre positivo.

- Una sessualità vera
Il piacere sessuale condiviso è un potente fattore di intimità. Fare l’amore con piacere e semplicità è il modo più evidente di manifestare amore al coniuge. Darsi all’altro, con gioia, senza star sempre a pensare che cosa si avrà in cambio, è un’arte.

- Il perdono
Farsi del male, per una coppia è piuttosto normale. Essere capaci di parlarne, di perdonare o di chiedere perdono richiede molta umiltà. Perdonare non ci risulta spontaneo, è una scelta difficile ma liberatoria, permette di andare avanti, di vedere il rapporto da un’altra prospettiva. Il perdono non è indifferenza verso l’errore, né oblio, e neppure tollerare l’intollerabile. Ma è dare all’altro la capacità di cambiare.

- La preghiera
Molte coppie sperimentano la forza data da Dio nelle difficoltà. Nella preghiera, da soli o condividendola, si trova il coraggio di affrontare, di rinnovare il dialogo. E a volte anche di cambiare! Dio viene sempre in aiuto a quelli che glielo chiedono.