L’ANNO SANTO DELLA MISERICORDIA E IL POTERE

È notizia fresca. Il Santo Padre ha indetto un Anno Santo straordinario incentrato sulla misericordia del Signore. Inizierà l’8 dicembre del 2015 e terminerà il 26 novembre 2016. Sarà un periodo di grazia per tutti coloro che vorranno accostarsi più in profondità alla infinita misericordia di Dio, il quale è sempre pronto ad accogliere chi si converte a Lui, alla Sua parola di speranza e di vita eterna. E sarà un periodo di riflessione per l’intera Chiesa, chiamata dal Papa ad interpellarsi più a fondo sulla scelta della povertà, dell’amore misericordioso, della tolleranza. La scelta della povertà, sottolineata da Bergoglio con l’assunzione del nome di Francesco, è sotto le mire di certa parte della gerarchia cattolica che vorrebbe che il papa tacesse, si facesse i fatti propri, fosse un papa austero, distante dalla gente comune, che parlasse un linguaggio curiale finalizzato al consolidamento di una certa figura retorica di papato, che invece Bergoglio ha demolito con le sue parole e le sue opere. Insomma, come ha sottolineato in un suo articolo il teologo Vito Mancuso (v. la Repubblica, venerdì 13 marzo 2015, pag. 1 e pag. 36), la lotta è quella antica fra povertà e potere, fra una Chiesa amica dei poveri e serva dei poveri ed una Chiesa del potere umano, amica dei potenti ed essa stessa potere forte, abitata da cardinali, prelati, sacerdoti ricchi e che semmai vivono in case lussuose, laddove il Papa si accontenta di settanta metri quadri in quel di Santa Marta. Il Cristo, portato nel deserto dallo Spirito, ingaggiò una battaglia con lo spirito del male, il quale lo tentò anche sul piano del potere. Se si fosse inginocchiato dinanzi a lui, egli gli avrebbe dato potere su tutto il mondo. Ma su quale mondo? E quale tipo di potere? Ovviamente sugli uomini dello stesso stampo del ricco Epulone, il cui potere consisté nel non poter far nulla per il povero Lazzaro e nel dannarsi. Con ciò intendo dire che il ricco, che coincide col potente e che esercita il potere per mantenerlo e semmai accrescerlo, non ha coscienza né consapevolezza della povertà e di chi sono i poveri perché, avendo scelto Mammona, non ha accesso alla sapienza di Dio, che è rivelata ai poveri e agli umili, cioè a quanti non hanno potere e sono totalemente e fiduciosamente dipendenti da Dio. Questo Anno Santo straordinario viene in un momento delicato per le sorti dell’umanità e della stessa Chiesa, che deve rigenerarsi e che non può né potrà più fare a meno di papi come Bergoglio. Se dovesse lasciarsi corrompere dal potere, cioè da Satana, sperimenterebbe sì la forza del potere ma non anche quella dello Spirito Santo, che l’abbandonerebbe al suo destino umano, sebbene abbia un fondamento ultraterreno. Certo, la Chiesa rinascerebbe in altri modi e luoghi, ma il danno che si provocherebbe alla fede sarebbe devastante, giacché chi parla di Dio e non si comporta come il Signore, non solo danneggia sé stesso, ma danneggia l’intero corpo mistico della Chiesa. Dopo i numerosi scandali di cui si sono macchiati uomini e donne consacrati; dopo che il Papa si è spesse volte intrattenuto sul dovere morale di fuggire il male e di non lasciarsi corrompere dalle seduzioni del mondo; dopo che, grazie al Papa, la Chiesa sta conoscendo una nuova fioritura, sarebbe folle e diabolico andare controcorrente e schierarsi contro i disegni di rinnovamento e di conversione dettati da Papa Francesco. Preghiamo quindi per il Santo Padre e affinché la misericordia di Dio, la Sua grazia, lo Spirito Santo, si riversino abbondantemente, ora e sempre, sui credenti e su quanti hanno scelto di servire la Chiesa e non già di servirsene per fare carriera e stare dalla parte dei ricchi e dei potenti di questo mondo.

Salvatore Bernocco